Mentre il mondo si interroga sulle azioni da intraprendere per una transizione ecologica che sappia trovare un equilibrio tra sviluppo e ambiente, come è emerso di recente nel global summit di Milano che ha preceduto la conferenza Cop-26 di fine ottobre a Glasgow, l’industria continua l’impegno per individuare processi e soluzioni sempre più green da far maturare nel contesto del climate change.
Non è un caso che un numero crescente di imprese, nonostante la crisi causata dal Coronavirus, non abbiano rinunciato a innovare e scommettere sulla sostenibilità ambientale, e, anzi, che alcuni player abbiano deciso di alzare la posta per essere ancora più competitivi e resilienti. Il lavoro di queste aziende spinge, infatti, le economie nazionali verso le frontiere avanzate della sostenibilità. Sul fronte dell’economia circolare e nell’efficienza dell’uso delle risorse, per esempio, dai dati Eurostat emerge che l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti: 79%, il doppio rispetto alla media europea (solo il 39%) e superando grandi Paesi europei come la Francia (56%), il Regno Unito (50%) e la Germania (43%).
Rimanendo concentrati sull’Italia, come ha rilevato l’indagine svolta da Symbola e Unioncamere, complessivamente la sostituzione di materia seconda nell’economia locale ha comportato un risparmio potenziale pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di Co2. Si tratta di valori equivalenti al 14,6% della domanda interna di energia e al 14,8% delle emissioni climalteranti (2018). Per ogni chilogrammo di risorsa consumata, dunque, a parità di potere d’acquisto l’Italia genera 3,6 euro di Pil, contro una media europea di 2,3 euro e valori di 2,5 della Germania o di 2,9 della Francia (mentre la produttività è più elevata nel Regno Unito, 3,9 euro/kg, per ragioni anche connesse alla struttura economica meno industriale). Sul fronte dei rifiuti, la produzione dei principali Paesi Ue ammonta a 58,9 milioni di tonnellate ogni milione di euro, un dato vicino a quello della Germania (59,5); l’Italia ne produce 42,3.
Più in generale, l’economia circolare sta diventando mainstream e tutti i settori ricorrono in maniera più consistente a materiale di recupero, anche nelle produzioni di fascia alta (come gli agglomerati di quarzite o l’arredamento di design), come per esempio nell’industria del legno-arredo: la stragrande maggioranza dei pannelli truciolari è prodotta, infatti, in legno riciclato. E proprio di questi argomenti si parlerà in due fiere internazionali in programma nei prossimi giorni in Francia e in Italia. Il centro fieristico di Lione ospiterà dal 12 al 15 ottobre Pollutec, il salone punto di ritrovo per chi opera nel settore delle tecnologie e dei servizi ambientali; la Francia, in particolare, rappresenta il quarto mercato mondiale delle “eco–industrie” dopo Stati Uniti, Giappone e Germania, con oltre 7mila aziende specializzate nel settore. Nel Paese sono presenti importanti multinazionali per il trattamento dei rifiuti e il trattamento dell’acqua, ma anche alcune migliaia di aziende di minori dimensioni di cui circa 2mila sono esportatrici; l’acqua e il suo trattamento rappresentano la prima componente del settore con 20 miliardi di euro di volume di affari, seguito dal comparto del recupero e trasformazione dei rifiuti, che sviluppa un fatturato annuo di circa 8 miliardi di euro.
In parallelo, Ecomondo, in calendario dal 26 al 29 ottobre a Rimini, in Italia, costituisce la principale esposizione nell’area euro-mediterranea sulle soluzioni tecnologiche più avanzate e sostenibili per la corretta gestione e valorizzazione del rifiuto in tutte le sue tipologie; la gestione e la valorizzazione dell’acqua, delle acque reflue e dei siti e comparti marini inquinati; l’efficienza nell’uso e nella trasformazione delle materie prime e seconde e l’utilizzo di materie prime rinnovabili.
Emiliana Serbatoi, azienda leader nel settore dei serbatoi e sistemi di stoccaggio, dedica al settore dell’ecologia un’area importante del catalogo, proponendo una serie di prodotti realizzati nel rispetto delle norme ministeriali, dai contenitori per le sostanze inquinanti alle cisterne per lo stoccaggio degli oli. Tutte queste soluzioni potranno essere scoperte negli spazi dedicati di ES a Pollutec (stand G65, hall 2) e a Ecomondo (stand 196, hall C5).
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