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Non solo gasolio: acqua e adblue®

Che cos'è l'AdBlue®: alla scoperta dell’additivo che guarda all’ambiente

11/08/2021

Sempre più spesso lo troviamo accanto ai serbatoi di carburante dei mezzi a motore diesel, sia quelli di trasporto privati sia quelli industriali: è un piccolo tappo azzurro che affianca quello nero, o giallo, di maggiori dimensioni, tradizionalmente dedicato al rifornimento del gasolio. È il tappo azzurro del serbatoio dell’AdBlue®, l’innovativo additivo che, introdotto nelle nostre auto o nelle nostre trattrici, permette di abbattere in maniera significativa le emissioni altamente inquinanti dei gas di scarico, impattando quindi positivamente sull’ambiente.
A partire infatti dall’introduzione delle normative Euro IV e Euro V, fino all’attuale Euro VI, ai motori diesel è stata applicata la tecnologia “Scr” (Selective catalytic reduction), un sistema di trattamento delle emissioni che, mediante l’iniezione di una speciale sostanza dopo la fase di combustione a elevate temperatura, aggiungendola ai gas di scarico prima che entrino nel catalizzatore, converte gli ossidi di azoto (“Nox”) dei fumi, pericolosi per la salute, in sostanze come azoto e vapore acqueo, che invece pericolose non sono, riducendo anche il particolato fine. Questa sostanza, il cui nome internazionale in codice è Aus32, è appunto l’AdBlue® (il nome commerciale è detenuto dalla Vda, l’Associazione dei costruttori di auto tedeschi; negli Usa viene chiamato “Def” e in Brasile “Arl32”), il cui nome internazionale in codice è Aus32.
Tecnicamente si tratta di una soluzione a elevata purezza di Urea al 32,5% in acqua demineralizzata, presente dunque in misura pari 67,5%: questo prodotto generato in maniera sintetica da appositi impianti, che si presenta incolore e in genere inodore, rispetta le caratteristiche indicate dalla norma europea Iso 22241 non risultando infiammabile né, appunto, tossico. Il consumo di AdBlue® oscilla in media tra l’1% (per le auto) e il 5% (per i mezzi commerciali e industriali) del consumo di gasolio, quindi occorrono pochi litri di AdBlue® ogni mille chilometri; è importante che i serbatoi dedicati, generalmente realizzati per contenere poche decine di litri della sostanza, non rimangano a “secco”, perché in caso di assenza di additivo il motore non potrà partire e si resterà fermi fino all’indispensabile rabbocco.
Alla luce della diffusione dell’AdBlue®, nel contesto della rinnovata attenzione in tutto il mondo verso le tematiche “green”, negli ultimi anni il radicamento dell’AdBlue® è stato crescente, investendo tutti i mezzi delle ultime generazioni che sono appunto dotati del sistema “Scr”. Ma dove recuperare l’additivo? Il reperimento si sviluppa su diversi canali commerciali, a partire dalle aree di servizio, sempre più spesso dotate di apposite pompe di erogazione, e dalle rivendite di autoricambi, ma anche dai grandi fornitori presenti a livello internazionale. Ed è rilevante sottolineare, per chi intende acquistare questo additivo, l’importante servizio che viene offerto da Emiliana Serbatoi.
L’azienda italiana, da sempre attenta alle indicazioni per il rispetto dell’ambiente, è stata infatti tra i primi operatori mondiali a lanciare un’ampia gamma di prodotti espressamente dedicati allo stoccaggio e al trasporto di AdBlue®. Numerose sono le soluzioni proposte, dai maneggevoli Emilcaddy da 55 e 110 litri fino alle cisterne in polietilene da decine di migliaia di litri, passando per proposte intermedie come Bluetank (da 3mila a 10mila litri, anche nella versione certificata), Giantank (3.300 litri) e i trasportabili Hippotank (960 litri), Carrytank (da 220 a 440 litri). Proprio nella linea Carrytank spiccano i serbatoi combinati 400+50 e 900+100 che uniscono in un unico prodotto due serbatoi, uno da gasolio (da 400 o 900) e uno per soluzioni a base di Urea (da 50 o da 100) proprio per rispondere alle esigenze del mercato che, come si accennava prima, domandano la disponibilità in parallelo di gasolio e di AdBlue®, per alimentare i mezzi di nuova generazione. Infine, nell’offerta di Emiliana Serbatoi sono da segnalare anche due prodotti pensati per l’erogazione certificata “Mid”, ovvero omologati per effettuare transazioni commerciali di soluzioni a base di Urea: si tratta di Emiltrolley Mid, il sistema di rifornimento elettrico carrellato per fusti da 60 o 200 litri, e delle stazioni di servizio EmilBlue Station (da 1.500 a 6mila litri).
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