Emiliana Serbatoi è pronta ad affrontare le sfide del 2022

21/01/2022

«La pandemia e la complessa congiuntura economica non frenano Emiliana Serbatoi, che, anzi, nel 2022 intende lanciare nuovi prodotti e continuare il percorso, in Italia all’estero, finalizzato a soddisfare le esigenze di clienti consolidati e nuovi». Lo ha affermato Gian Lauro Morselli, CEO dell’azienda italiana di Campogalliano, tracciando un bilancio dell’anno scorso e cogliendo l’occasione per guardare al futuro.
 
Come è stato il 2021 per Emiliana Serbatoi?
«Anche l’anno scorso, il 38esimo di attività per Emiliana Serbatoi, è stato importante non solo per i volumi d’affari generati, che pure sono buoni, ma soprattutto per l’azione commerciale e tecnica che hanno caratterizzato il consueto dinamismo dell’azienda».
 
Partiamo dal punto di vista tecnico. Sui mercati internazionali è stato lanciato un nuovo serbatoio, il Carrytank® 900+100.
«Si tratta di un prodotto importante che abbiamo proposto dopo quasi tre anni di ricerche e test operativi. È un serbatoio trasportabile combinato per il trasporto di gasolio e AdBlue® che consente di rifornire direttamente in campo i mezzi operativi, per esempio agricoli o di movimento terra, sia del carburante sia dell’additivo. Sottolineo che si tratta di uno dei pochissimi serbatoi al mondo, in polietilene, omologati per il trasporto di carburante. Ma non ci fermiamo qui».
 
Ovvero?
«Il lancio del Carrytank® 900+100 dimostra che l’emergenza sanitaria non ha rallentato l’azione del reparto R&D. E nel 2022 proporremo nuovi prodotti sviluppati, come sempre, con l’obiettivo di intercettare le esigenze dei mercati internazionali».
 
Nel 2021 di Emiliana Serbatoi non sono mancate le fiere in presenza.
«No, non sono mancate ed è un fatto importante perché i saloni rappresentano da sempre uno strumento fondamentale per la nostra azione commerciale. Naturalmente, alla luce della situazione sanitaria, le manifestazioni devono essere organizzate in massima sicurezza e gli stessi espositori devono rispettare le disposizioni anti-contagio. Con queste premesse in autunno abbiamo partecipato a manifestazioni di caratura mondiale come Eima, la fiera delle macchine per l’agricoltura, e ad appuntamenti più specialistici come Ecomondo, il salone con focus sulla sostenibilità e sull’economia circolare. Siamo anche andati all’estero prendendo parte per la prima volta al Pollutec, in Francia, una kermesse di spessore dedicata all’ambiente».
 
Come giudica le esperienze fieristiche in questo contesto legato al Coronavirus?
«Senz’altro positive, sebbene, come ipotizzato, si sia registrata una flessione di visitatori di circa il 40% provenienti soprattutto dall’estero».
 
E se pensiamo al digitale?
«Premetto che Emiliana Serbatoi investe sul digitale da oltre 15 anni, è una frontiera in cui intendiamo essere sempre all’avanguardia. Detto ciò, certamente la modalità digitale delle fiere può affiancare quella in presenza, ma non la sostituisce. Inoltre, credo che le piattaforme necessitino di ulteriori miglioramenti tecnici anche sui fronti dell’accessibilità e della fruibilità».
 
La congiuntura economica mondiale ha avuto riflessi su Emiliana Serbatoi?
«È un dato di fatto che l’intero anno 2021 e, come si prevede, anche i primi mesi del 2022 sono contrassegnati da un incremento significativo del costo delle materie prime, che per noi rappresentano innanzi tutto le lamiere e il polietilene, e dell’energia. Non è una situazione facile e immagino non siano mancate le speculazioni. A ogni modo, nel contesto della serietà che contraddistingue la nostra azione commerciale, abbiamo “assorbito” la stragrande maggioranza di questi aumenti per evitare che ricadessero in maniera pesante sui nostri clienti sotto forma di aumenti sensibili del listino prezzi».
 
È stata una scelta importante.
«È stata una scelta pensata nell’ottica dei nostri clienti, lo ribadisco, come sempre. Una scelta compiuta col duplice obiettivo, quindi, di mantenere le posizioni sui mercati su cui siamo presenti e di continuare a crescere, in Italia e all’estero, attivando nuovi rapporti e possibilità. Va da sé che ci auguriamo che il 2022 sia positivo come il 2021».
 
Emiliana Serbatoi come ha affrontato l’emergenza Covid?
«Mantenendo massima attenzione sulle misure anti-contagio. Quindi imponendo il rispetto delle disposizioni di sicurezza sanitaria non solo per i dipendenti ma anche fornitori, clienti e soggetti che hanno accesso agli stabilimenti aziendali».
 
Intanto sono stati effettuati nuovi investimenti sul welfare…
“Esatto, l’attenzione per il welfare per i collaboratori, ossia per le vere “colonne” di Emiliana Serbatoi, rappresenta una priorità. Nel 2018 avevamo lanciato una palestra interna, alcuni mesi fa abbiamo inaugurato un campo da padel».
 
Uno sport che le sta a cuore…
“Sì, non lo nascondo, anche perché questa disciplina rappresenta una metafora di ciò che avviene in azienda: lo spirito di squadra è fondamentale per vincere. Senza il compagno non si va da nessuna parte, sia in attacco sia in difesa. E poi, particolare non di poco conto, il padel si gioca all’aperto, quindi in sicurezza, nel rispetto delle misure contro la diffusione dei contagi».
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