Il rispetto delle normative sulla sicurezza, una priorità per i serbatoi

03/12/2021

La sicurezza prima di tutto. I serbatoi che stoccano, trasportano ed erogano carburante non devono essere solo performanti: soprattutto devono garantire sicurezza, una caratteristica irrinunciabile visto che all’interno contengono liquidi altamente infiammabili, da trattare con massima attenzione, come il gasolio o la benzina. La sicurezza, infatti, deve costituire una priorità quando si sceglie di dotarsi di un serbatoio per la propria attività, professionale o personale, ed è bene, quindi, rivolgersi solo a quelle aziende che offrono prodotti perfettamente rispettosi delle normative internazionali sulla sicurezza.
I regolamenti sull’argomento sono numerosi e uno dei principali documenti è rappresentato dalla cosiddetta “Direttiva macchine” dell’Unione Europea, la 2006/42/Ce, che definisce i criteri in tema di sicurezza e di salute pubblica a cui devono risultare aderenti i macchinari. La completezza e la sicurezza del quadro elettrico rappresentano condizioni indispensabili, per i serbatoi presenti sul mercato, per attenersi alla normativa; in questo contesto emerge che il quadro elettrico, indicativamente collocato nell’armadio di erogazione che ospita, tra i vari dispositivi, anche il gruppo pompa e la pistola erogatrice, dovrebbe innanzi tutto rispondere a un livello di protezione adeguato alla sua installazione ossia “Ip 55”. Certificato, cioè, per respingere elementi esterni come la polvere in modo da non interferire col funzionamento e capace di resistere a eventuali getti d’acqua provenienti da tutte le direzioni.
Il quadro elettrico, corredato di spina industriale Cee, oltre all’interruttore di accensione dovrebbe presentare anche il pulsante di emergenza, il cosiddetto “fungo rosso” il cui schiacciamento da parte dell’operatore inibisce la tensione a tutta l’apparecchiatura a “valle”, bloccando quindi l’eventuale azione dell’elettropompa, l’accensione della spia di blocco e lo spegnimento della luce dell’interruttore. L’utilizzo dell’interruttore di emergenza è riservato, ovviamente, a situazioni straordinarie come il difettoso funzionamento della pistola automatica, l’accertamento di perdite di gasolio o la rilevazione di anomalie nel funzionamento dell’elettropompa. E dopo l’arresto con l’interruttore di emergenza, la ripartenza è possibile soltanto a seguito del ripristino manuale. Il quadro elettrico, appunto, dovrebbe prevedere anche la spia di blocco, in genere un led rosso collocato a ridosso del “fungo di emergenza”, la cui accensione segnala l’avvenuto inserimento del “fungo” stesso o il blocco-pompa per insufficiente livello di gasolio nel serbatoio, ma pure un guasto alla sonda di livello.
E per i serbatoi trasportabili? Innanzi tutto, per la specificità di questi prodotti (costruiti in acciaio o in polietilene) che prevedono la possibilità, appunto, di movimentare carburanti, è indispensabile il rispetto dell’accordo internazionale Adr che regolamenta il trasporto di merce pericolosa su strada, come appunto il gasolio e la benzina; senza dimenticare che in alcuni Paesi, a partire dall’Italia, è necessario applicare anche le disposizioni ministeriali che disciplinano l’impiego dei diversi tipi di carrozzerie utilizzabili. Ulteriori importanti accordi sono costituiti poi dalle intese Rid (il protocollo per il trasporto ferroviario) e Adn (per il trasporto vie navigabili interne). Più in generale, è bene precisare che i serbatoi da trasporto non sono autorizzati per l’impiego come distributori mobili, da cui differiscono in sostanza per l’assenza di un bacino di contenimento; un utilizzo di tipo stazionario dovrebbe prevedere, infatti, la collocazione del contenitore all’interno di un bacino di contenimento di capacità sufficiente a contenere eventuali sversamenti o dispersioni.
Le misure di sicurezza, quando si parla della movimentazione dei contenitori che trasportano liquidi infiammabili come i carburanti, consistono anche nell’adozione di un adeguato livello di sicurezza elettrica. In parallelo, tutte le operazioni (riempimenti, travasi) che riguardano i serbatoi trasportabili devono essere effettuate nel rispetto di alcune importanti prescrizioni: scegliere luoghi aperti, non confinati, esterni ai fabbricati, e precludere la presenza a persone non autorizzate; evitare assolutamente di fumare e utilizzare fiamme libere in prossimità della zona operativa, spegnendo inoltre i telefoni cellulari. Nel caso, poi, di un eventuale sversamento di gasolio al suolo durante le operazioni, si dovrà tamponare con assorbenti inerti (per esempio sabbia, non stracci né segatura) da raccogliere con badili o palette antiscintilla; il prodotto andrà successivamente smaltito entro contenitori appropriati, nel rispetto delle normative ambientali. In più, al termine delle operazioni, occorrerà rimuovere e smaltire qualsiasi eventuale residuo di carburante sul serbatoio, assieme agli oggetti contaminati utilizzati per la pulizia.
Il rispetto delle normative internazionali e locali è da sempre prioritario per Emiliana Serbatoi: tutti i prodotti, da quelli per lo stoccaggio a quelli per il trasporto di carburante, rispondono infatti ai principali accordi e prescrizioni di legge con l’obiettivo di offrire serbatoi non soltanto performanti, ma soprattutto sicuri per gli operatori e per chi opera nei contesti in cui le stesse cisterne sono collocate.
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