La sfida della siccità: organizzarsi per lo stoccaggio di acqua potabile e piovana

04/04/2023

Un accumulo di neve ben al di sotto della media è tra le cause principali dell’ondata di siccità che l’Italia sta attraversando.
Con quasi un miliardo di metri cubi di acqua in meno stoccati nelle nostre Alpi, il rischio di rivivere la crisi idrica del 2022 è dietro l’angolo.
Anche Coldiretti conferma che le precipitazioni sono al di sotto di circa il 30% alla media dello scorso anno: a rendere ancora più concreta questa situazione, è l’abbassamento delle percentuali di riempimento dei principali laghi.
Indicatore principe della situazione di gravità è il livello idrometrico del fiume Po: stiamo insomma affrontando uno stress che si ripercuote non solo sul nostro pianeta ma anche sulla maggior parte dei settori.


Infatti l’area maggiormente impattata da questa situazione è quella del bacino della Pianura Padana, culla di 1/3 delle produzioni Made In Italy del nostro paese.
A rischio sono la produzione di alimenti come la pasta, la salsa di pomodoro, la frutta e la verdura, fino al mais, quale alimento per gli animali votati alla produzione di formaggi e salumi.

Il governo italiano e l’Europa intera stanno lavorando per definire un piano di intervento che limiti il consumo idrico e ne sensibilizzi il risparmio.
Sono infatti 33 i punti su cui la Commissione Europea ha intenzione di focalizzarsi per il progetto legato all’acqua.
Dalla preservazione delle coste, al riuso delle acque, gestione e prevenzione delle inondazioni e della siccità in Europa.

Secondo Legambiente, infatti, tramite la raccolta delle acque meteoriche nelle città e il riutilizzo di quelle reflue per l'agricoltura si porterebbe recuperare quasi 22 miliardi di metri cubi all'anno.
In questo caso si tratta di contribuire tutti alla conservazione e al risparmio delle risorse idriche con pochi e semplici interventi.

Il caldo fuori stagione imporrà senza dubbio una riduzione negli approvvigionamenti nell’acqua e per garantirsi scorte maggiori è necessario intervenire coi mezzi giusti.
Si tratta di gestire al meglio le acque piovane con lo stoccaggio in opportuni contenitori che siano resistenti all’invecchiamento e adeguati a tutte le capacità.


Le soluzioni di Emiliana Serbatoi rispondono ad entrambe le esigenze con serbatoi realizzati in polietilene che sono idonei sia al posizionamento in superficie sia all’interro. Con diverse capacità e conformazioni possono essere sia verticali che orizzontali, a partire dai 100 L fino ai 60.000L. 
I nostri serbatoi sono facilmente lavabili sia internamente che esternamente con detergenti.


Soluzione per capacità maggiori sono i nostri serbatoi flessibile che garantiscono lo stoccaggio da poche centinaia di litri a 500m3 di volume. Posizionati su una superficie adeguatamente livellata sono perfetti per soluzioni a lungo termine ma anche temporanee facilmente disinstallabili.

La salvaguardia del pianeta passa attraverso le nostre azioni e dobbiamo avere i mezzi per intervenire.
 
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